sabato 19 marzo 2011

Benedetto XVI in visita alla parrocchia romana di San Corbiniano all'Infernetto. Al servizio della Chiesa come l'orso della leggenda (O.R.)

Benedetto XVI in visita alla parrocchia romana di San Corbiniano all'Infernetto

Al servizio della Chiesa come l'orso della leggenda

Sarà un orso, o meglio la sua rappresentazione, a suscitare un supplemento di attenzione sulla prossima visita pastorale che Benedetto XVI renderà -- domenica mattina 20 marzo -- alla parrocchia di San Corbiniano, nel quartiere dell'Infernetto, alla periferia sud-est di Roma.
Il Papa va a consacrare la nuova chiesa parrocchiale e la dedicherà proprio al santo vescovo di origine franche, che per volere di Gregorio ii divenne evangelizzatore della Baviera.
Il ruolo da protagonista dell'orso in tutto questo trae origine dalla leggenda nata attorno a Corbiniano, tra l'altro ricordata dal Pontefice, durante il saluto ai fedeli riuniti nella Marienplatz di München, in occasione della visita in Germania da lui compiuta il 9 settembre 2006.
«Dovevo divenire successore di san Corbiniano -- disse -- e lo sono diventato. Della sua leggenda mi ha affascinato, fin dall'infanzia, la storia secondo la quale un orso avrebbe sbranato l'animale da sella del santo, durante il suo viaggio sulle Alpi. Corbiniano lo rimproverò duramente e, come punizione, gli mise sul dorso tutto il suo bagaglio, affinché lo portasse fino a Roma. Così l'orso, caricato col fardello del santo, dovette camminare fino a Roma, e solo lì Corbiniano lo lasciò libero di andarsene».
L'orso è raffigurato anche nella cappa, cioè nella parte destra, dello stemma di Benedetto XVI. Rappresenta il simbolo del servizio alla Chiesa, come spiegò il Pontefice sempre nella Marienplatz: «Mi incoraggia sempre di nuovo a compiere il mio servizio con gioia e fiducia -- trent'anni fa così come adesso nel mio nuovo incarico -- quando ripeto, giorno per giorno, il mio “sì” a Dio: “sono divenuto per te come una bestia da soma, ma proprio così 'io sono con te sempre'”. L'orso di san Corbiniano, a Roma, fu lasciato libero. Nel mio caso, il “Padrone” ha deciso diversamente».
E sempre all'orso di san Corbiniano è stato intitolato un gruppo di papà che portano il peso della vita parrocchiale. Organizzano gli eventi più importanti per la vita parrocchiale. Recentemente hanno iniziato un cammino di crescita e di condivisione sul significato della paternità e della responsabilità familiare. Un gruppo di loro, sostenuti dalle rispettive consorti, stanno anche portando avanti, sempre in ambito parrocchiale, un progetto per l'accompagnamento di giovani coppie prima e dopo il battesimo.
Altri gruppi sono stati costituiti all'interno della parrocchia per rispondere alle esigenze del territorio. Un'attenzione particolare è dedicata alle famiglie. È stato dato vita anche a un cammino mensile per giovani coppie che si preparano al matrimonio, approfondendo la Parola di Dio.
Alla fine del 2010 è iniziata anche l'attività di un gruppo dell'Azione cattolica ragazzi e inoltre alcuni giovani stanno gettando le basi per l'apertura di un oratorio. Sono già ben avviati invece il gruppo feriale di ascolto della Parola, quello liturgico, la Caritas, il coro degli adulti e dei bambini, i ministranti e il gruppo della «Parola di vita».
Come si intuisce si tratta di una parrocchia che, nonostante la sua giovane età, è già in pieno fermento. Fino al 1999 la zona dell'Infernetto era servita da una sola parrocchia, quella di San Tommaso.
Il crescente numero degli abitanti e l'espansione del quartiere hanno reso necessaria la costituzione di una seconda comunità parrocchiale. Così il 1° ottobre di quello stesso anno nacque la seconda comunità parrocchiale nel quartiere. Fu dedicata inizialmente a san Guglielmo. Il primo parroco fu don Janusz Kapusta. Non c'era nemmeno la chiesa, tanto che la parrocchia svolse le sue attività nella casa di riposo delle maestre pie di sant'Agata, messa a disposizione dalle religiose.
Il 20 giugno 2008 il cardinale Camillo Ruini con un decreto stabilì che il patrono sarebbe stato san Corbiniano. Il 18 maggio 2009 venne ufficialmente aperto il cantiere per la costruzione della nuova chiesa su progetto dell'architetto Umberto Riva.
E ora un po' di numeri. La parrocchia conta attualmente circa 10.000 abitanti per un totale di 4.000 famiglie. Il quartiere è in continua espansione: ogni giorno, infatti, secondo i dati forniti dal Municipio, la popolazione cresce di una nuova famiglia. Un dato positivo: è il quartiere di Roma con la più alta natalità dove si conta il più elevato numero di bambini e giovanissimi. Nel 2010 sono stati battezzati 60 bambini e in questo anno pastorale frequentano la catechesi per la prima comunione 194 giovanissimi, alunni di quarta e quinta elementare.
La nuova parrocchia è situata in una posizione favorevole nel quartiere, vicino a una scuola. Le giovani coppie che abitano lì nei pressi la vedono come una grande opportunità di incontro per i loro figli.
La visita del Papa, dice il parroco «può essere un segno per il cammino di queste giovani famiglie e insieme un incoraggiamento a proseguire nell'impegno di custodia della vita».
Ad accogliere il Papa al suo arrivo saranno i cardinali Agostino Vallini, suo vicario generale per la diocesi di Roma, Reinhard Marx, arcivescovo di München und Freising, del titolo di san Corbiniano, Friedrich Wetter, arcivescovo emerito di München und Freising, i vescovi Paolino Schiavon ed Ernesto Mandara, ausiliari di Roma, Josef Clemens, segretario del Pontificio Consiglio per i Laici, don Antonio Magnotta, parroco, e don Pier Luigi Stolfi, vice parroco.

(©L'Osservatore Romano 19 marzo 2011)

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