sabato 12 marzo 2011

Il Papa ai sindaci italiani: la Chiesa agisce nel sociale senza chiedere privilegi. Per far fronte al problema delle ondate migratorie bisogna saper coniugare solidarietà e rispetto delle leggi (Izzo)

PAPA: CHIESA AGISCE NEL SOCIALE SENZA CHIEDERE PRIVILEGI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 12 mar.

Anche "realta' ecclesiali, quali le parrocchie, gli oratori, le case religiose, gli istituti cattolici di educazione e di assistenza" si collocano tra "le formazioni intermedie presenti nel territorio che svolgono attivita' di rilevante utilita' sociale, essendo fautrici di umanizzazione e di socializzazione, particolarmente dedite alle fasce emarginate e bisognose". Lo afferma Benedetto XVI in un discorso rivolto questa mattina all'Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia, auspicando che "tale preziosa attivita' trovi sempre un adeguato apprezzamento e sostegno, anche in termini finanziari".
"A questo proposito - aggiunge - desidero ribadire che la Chiesa non domanda privilegi, ma di poter svolgere liberamente la sua missione, come richiede un effettivo rispetto della liberta' religiosa, che consente in Italia la collaborazione fra la comunita' civile e quella ecclesiale".
"Purtroppo - rileva Ratzinger - in altri Paesi le minoranze cristiane sono spesso vittime di discriminazioni e di persecuzioni". In proposito, conclude rivolto ai sindaci presenti all'udienza, "desidero esprimere il mio apprezzamento per la mozione del 3 febbraio 2011, approvata all'unanimita' dal vostro Consiglio Nazionale, con l'invito a sensibilizzare i Comuni aderenti all'Associazione nei confronti di tali fenomeni e riaffermando, allo stesso tempo, "il carattere innegabile della liberta' religiosa quale fondamento della libera e pacifica convivenza tra i popoli".
Anche in Italia e in Europa vi e' pero' intolleranza verso i simboli della fede cattolica e Benedetto XVI chiede che "si tenga conto dei principi di diritto e della tradizione culturale e anche religiosa da cui trae origine la Nazione italiana".
"Questa esigenza - rileva rivolto ai membri dell'Anci - e' avvertita in modo particolare da voi che, come amministratori locali, siete piu' vicini alla vita quotidiana della gente". "Da voi - osserva il Papa teologo - si richiede sempre una speciale dedizione nel servizio pubblico che rendete ai cittadini, per essere promotori di collaborazione, di solidarieta' e di umanita'".
"La storia - conclude riferendosi a quanto affermato nel suo saluto da Sergio Chiamparino, sindaco di Torino e presidente dell'Anci - ci ha lasciato l'esempio di Sindaci che con il loro prestigio e il loro impegno hanno segnato la vita delle comunita': giustamente e' stata ricordata la figura di Giorgio La Pira, cristiano esemplare e amministratore pubblico stimato. Possa questa tradizione continuare a portare frutto per il bene del Paese e dei suoi cittadini".
Anche in Italia e in Europa vi e' pero' intolleranza verso i simboli della fede cattolica e Benedetto XVI chiede che "si tenga conto dei principi di diritto e della tradizione culturale e anche religiosa da cui trae origine la Nazione italiana".
"Questa esigenza - rileva rivolto ai membri dell'Anci - e' avvertita in modo particolare da voi che, come amministratori locali, siete piu' vicini alla vita quotidiana della gente". "Da voi - osserva il Papa teologo - si richiede sempre una speciale dedizione nel servizio pubblico che rendete ai cittadini, per essere promotori di collaborazione, di solidarieta' e di umanita'". "La storia - conclude riferendosi a quanto affermato nel suo saluto da Sergio Chiamparino, sindaco di Torino e presidente dell'Anci - ci ha lasciato l'esempio di Sindaci che con il loro prestigio e il loro impegno hanno segnato la vita delle comunita': giustamente e' stata ricordata la figura di Giorgio La Pira, cristiano esemplare e amministratore pubblico stimato. Possa questa tradizione continuare a portare frutto per il bene del Paese e dei suoi cittadini".

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IMMIGRATI: PAPA, CONVIVENZA NON STRAVOLTA SE RISPETTO LEGGI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 12 mar.

Per far fronte al problema delle ondate migratorie "bisogna saper coniugare solidarietà e rispetto delle leggi, affinche' non venga stravolta la convivenza sociale".
Lo afferma Benedetto XVI nel discorso rivolto all'Anci. Il Papa chiede in particolare che "si tenga conto dei principi di diritto e della tradizione culturale e anche religiosa da cui trae origine la Nazione italiana". "Questa esigenza - dice il Pontefice - e' avvertita in modo particolare da voi che, come amministratori locali, siete piu' vicini alla vita quotidiana della gente". In proposito il Papa teologo loda la decisione dell'Anci di promuovere un confronto sul tema della cittadinanza che oggi, ricorda, "si colloca nel contesto della globalizzazione, che si caratterizza, tra l'altro, per i grandi flussi migratori".

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