mercoledì 9 marzo 2011

Il Pontefice diventa multimediale (Lenzi)

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Non si comprende la necessita' del continuo confronto. Per la prima volta un Papa accetta di rispondere, in tv, a domande poste dai telespettatori. Questo dovrebbe bastare.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Già, usano le presenza di Benedetto in tv per esaltare le prodezze del predecessore.
Alessia

azzeccagarbugli ha detto...

"seppur registrando", eh già, fa un po' il furbino il nostro Benedetto, pretende di registrare invece di rispondere in diretta streaming! A me pare che "questo" Papa, e stavolta sottolineo il "questo", non avrebbe nessuna difficoltà a dibattere anche "live", perché lo abbiamo visto negli incontri con i bambini, i ragazzi, i seminaristi, (per non parlare dei confronti con vari esponenti di micromega quando era ancora cardinale), le difficoltà sarebbero semmai quelle di chi se la farebbe sotto nel rivolgergli le domande.
Ovviamente se il Cardinale Martini tiene una rubrica sul Corriere della Sera dove risponde solo alle lettere scelte da lui è tutto meraviglioso e fa tanto Chiesa democratica, se il Papa che si chiama Ratzinger registra in TV è già da bacchettare un pochino.
E poi qualcuno dovrebbe dire ai giornalisti che il confronto a senso unico col predecessore non è obbiligatorio per confezionare un articolo decente, confronto che poi non sta nemmeno in piedi, dato che Wojtyla non ha mai risposto in prima persona a domande dirette di fedeli (o non fedeli), ma neanche lontanamente preselezionate. Usava meravigliosamente i media per far immortalare i grandi gesti espressione della Fede o per fare quelli che vengono definiti i suoi capolavori politici (ma i Papi non dovevano starne fuori, dalla politica? evidentemente le ingerenze non sono uguali per tutti); Benedetto XVI usa e userà la tv essenzialmente per fare solo sobrio e scarno, per molti noioso, catechismo, potrà piacere meno come evento, sicuramente piacerà meno, regina audience ce lo confermerà, ma almeno si abbia l'onestà di cogliere la differenza.

Anonimo ha detto...

Quello che 'sti superficiali intervistatori stentano a farsi entrare nella zucca è che non sarà il Papa e le sue idee il protagonista della trasmissione, ma certo Gesù di Nazaret. Credo che GP2 con il suo protagonismo mediatico abbia, non volutamente per carità, spostato l'attenzione dal vero centro e fine dell'essere cattolici, facendo nascere incresciosi sentimenti papolatrici.
Alessia

Anonimo ha detto...

Bene così, Cristo davanti e il Papa umilmente dietro, in penombra
La politica e l'audience non hanno bisogno del Papa
ab

Anonimo ha detto...

articolo che non coglie l'essenziale perdendosi nei meandri dei paragoni, quelli sì noiosi.
max2