venerdì 4 marzo 2011

«Israele apprezza le parole del Papa sugli ebrei». Nota dell’ambasciata presso la Santa Sede sul nuovo libro di Ratzinger su Gesù. Anche il premier Netanyahu soddisfatto

«Israele apprezza le parole del Papa sugli ebrei»

Nota dell’ambasciata presso la Santa Sede sul nuovo libro di Ratzinger su Gesù. Anche il premier Netanyahu soddisfatto

ROMA. Israele esprime «apprezzamento» per quanto Benedetto XVI, nel suo secondo libro su Gesù di prossima uscita, afferma riguardo alla «nonresponsabilità » degli ebrei nella morte di Gesù.
E, insieme, auspica che questo «atteggiamento positivo» del Papa sia «di ispirazione» per i cattolici nel mondo.
È quanto si legge in una nota dell’ambasciata d’Israele presso la Santa Sede, intitolata «Israele apprezza le parole del Papa», in riferimento alle anticipazione sul prossimo libro di papa Ratzinger 'Gesù di Nazareth', diffuse ieri, a proposito del processo subito da Gesù. «Accogliamo con tutto il cuore – si legge nella nota – l’enfasi rimarcata dal Papa nel suo nuovo libro, in cui solleva gli ebrei dalla responsabilità per la morte di Gesù.
Le sue parole sono coerenti con la politica ufficiale della Chiesa a partire dalla dichiarazione 'Nostra Aetate' del 1965.
Inoltre è una conferma della ben nota posizione del Papa a favore del popolo ebraico e dello Stato d’Israele». «Non dovremmo dimenticare – osserva inoltre la stessa nota – che senza la 'Nostra Aetate' non ci sarebbe stato un processo di riconciliazione tra ebrei e cattolici da una parte e Santa Sede e Israele dall’altra. Speriamo che questo suo atteggiamento positivo sia di ispirazione per più di un miliardo di cattolici sparsi in tutto il mondo». Un messaggio di «personale apprezzamento» per « aver seccamente respinto nel suo libro l’accusa infondata sulla quale per secoli si è basato l’odio per gli ebrei» è stato poi indirizzato al Papa dal premier israeliano Benjamin Netanyahu. «È mia fervida speranza – ha aggiunto il primo ministro – che la chiarezza e il coraggio da lei dimostrati rafforzino i rapporti tra ebrei e cristiani nel mondo e facilitino e promuovano la pace e la riconciliazione tra le generazioni future». «Io spero – conclude il premier – di vederla presto di nuovo per poterle esprimere il mio profondo personale apprezzamento nei suoi confronti». Elogi per il libro anche dal World Jewish Congress (Wjc), che rileva come «gli ebrei in tutto il mondo apprezzano grandemente che questo Papa sia assolutamente determinato nel perseguire buone relazioni tra cristiani ed ebrei e non solamente offrendo a questo scopo una semplice devozione».

© Copyright Avvenire, 4 marzo 2011

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