lunedì 21 marzo 2011

Nel territorio del Diavolo. Cresce una nuova generazione di esorcisti (con la benedizione del Papa). “Satana è più attivo che mai” (Rodari)

Nel territorio del Diavolo. Cresce una nuova generazione di esorcisti (con la benedizione del Papa). “Satana è più attivo che mai”

Paolo Rodari

Una nuova giovinezza sta nascendo per gli esorcisti sotto il pontificato di Benedetto XVI. Tra pochi giorni tanti di loro si ritroveranno, non senza la benedizione vaticana, all’Ateneo pontificio Regina Apostolorum per un nuovo corso loro dedicato. Tema: “Gli esorcismi e le preghiere di liberazione”. I principali esperti del settore mettono in comune le proprie esperienze nella speranza che nuove leve di esorcisti nascano nelle diocesi del mondo che ancora ne sono sprovviste.
Il Papa sa e approva. Non a caso, settimana scorsa, l’Osservatore Romano ha dato un importante spazio a “The Rite”, il film di Mikael Hafstrom tratto da un libro del giornalista americano Matt Baglio, nel quale Anthony Hopkins interpreta la figura di un esorcista. Giovane prete inizialmente scettico, il protagonista del film viene mandato a Roma a seguire il corso per esorcisti. Qui conosce meglio chi è Satana, ha a che fare con lui durante alcuni esorcismi, e si convince che senza esorcisti la chiesa non può stare. “Ci si creda o no il diavolo esiste – ha scritto l’Osservatore – E opera subdolamente per avere il sopravvento. Una realtà che alla chiesa certo non sfugge”.
Non sfugge alla chiesa e non sfugge al Papa il quale, più volte recentemente, ha citato il demonio.
Anche nel libro su Gesù di Nazaret da poco nelle librerie (secondo volume) parla di Giuda che è finito sotto il dominio di Satana: “Il fatto che egli tradisce questa amicizia deriva ormai dall’intervento di un altro potere, al quale si è aperto”. Nei giorni in cui il libro su Gesù usciva nelle librerie, il Papa ha incontrato i preti di Roma nel tradizionale incontro di inizio Quaresima. A loro ha detto: “La chiesa è sempre minacciata. C’è sempre il pericolo dell’opposizione del diavolo, che non accetta la presenza di Dio in una comunità vivente, tra gli uomini. Non deve meravigliarci. C’è sempre difficoltà. C’è sempre erba cattiva nella chiesa”.
Anche i predecessori di Ratzinger non sono stati da meno di lui. Tra tutti, molto hanno parlato del diavolo Pio XII e Paolo VI. Pio XII non ne ha solo parlato. Ha fatto di più. Convinto che Adolf Hitler fosse posseduto dal demonio, si dice sia arrivato a compiere delle preghiere di esorcismo a distanza, nel tentativo di neutralizzare il presunto influsso demoniaco sul dittatore nazista.
Era invece il 15 novembre del 1972 quando Paolo VI parlò in modo impressionante del demonio. Tutti ricordano le sue parole del 29 giugno dello stesso anno quando disse che da qualche fessura il fumo di Satana era entrato dentro la chiesa (“e nessuno ha mai detto che sia uscito”, disse una volta un po’ scherzando e un po’ no Emmanuel Milingo, il vescovo ed esorcista cattolico oggi ridotto allo stato laicale). Ma in realtà le parole del 15 novembre successivo, seppure dimenticate, furono ben più terribili e circostanziate. Disse: “Il male non è più soltanto una deficienza, ma un’efficienza, un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Terribile realtà. Misteriosa e paurosa. Esce dal quadro dell’insegnamento biblico ed ecclesiastico chi si rifiuta di riconoscerla esistente; ovvero chi ne fa un principio a sé stante, non avente essa pure, come ogni creatura, origine da Dio; oppure la spiega come una pseudo-realtà, una personificazione concettuale e fantastica delle cause ignote dei nostri malanni. Il problema del male, visto nella sua complessità, e nella sua assurdità rispetto alla nostra unilaterale razionalità, diventa ossessionante. Esso costituisce la più forte difficoltà per la nostra intelligenza religiosa del cosmo”. E ancora: “Che si tratti non d’un solo demonio, ma di molti, diversi passi evangelici ce lo indicano; ma uno è principale: Satana, che vuol dire l’avversario, il nemico; e con lui molti, tutti creature di Dio, ma decadute, perché ribelli e dannate; tutte un mondo misterioso, sconvolto da un dramma infelicissimo, di cui conosciamo ben poco. Sappiamo che questo essere oscuro e conturbante esiste davvero e che con proditoria astuzia agisce ancora; è il nemico occulto che semina errori e sventure nella storia umana”.
Per Paolo VI Satana esiste e lotta contro il mondo. Così la pensano anche gli esorcisti. Sono loro, più di tanti vescovi e cardinali, a ricordare l’esistenza di Satana e la necessità che la chiesa creda alla sua esistenza. Per loro Satana è ovunque. E vuole una sola cosa, la distruzione del mondo. Per ottenerla mette l’uomo contro l’uomo, i popoli contro i popoli arrivando fino a sconvolgere la natura per seminare il più possibile morte e distruzione. Quando l’uragano Katrina si abbatté sui cittadini di New Orleans fu Gerhard Wagner, il monsignore austriaco noto ai più per la nomina a vescovo ausiliare di Linz ritirata dal Papa dopo pochi giorni a motivo delle proteste dei fedeli che lo ritenevano “troppo conservatore”, a dire che si trattava di una sorta di punizione divina. Wagner venne subito zittito anche da suoi confratelli nell’episcopato. Per molti il suo giudizio era affrettato e superficiale. Eppure rifletteva una convinzione ben radicata in molti uomini di chiesa: all’origine dei grandi fenomeni naturali ci sono forze estranee al mondo che lottano e agiscono, a volte con esiti terribili. Satana agisce incessantemente. Con lui, la sua schiera. I demoni, angeli che come il loro capo hanno fatto il grande rifiuto. Si sono ribellati a Dio per l’eternità. Precipitati nell’inferno, vivono sottomessi gerarchicamente a Satana, il principe delle tenebre, colui che un tempo fuori dal tempo era il più bello tra gli angeli di Dio e poi non lo è stato più.
Sulla sua strada egli ha un principale ostacolo, il Papa, chiamato più di altri a far sì che le porte degli inferi non prevalgano sulla chiesa e sul mondo. Con il Papa, gli esorcisti, preti con un incarico speciale che dopo i secoli bui nei quali erano caduti nel dimenticatoio – i posseduti nel medioevo vennero messi al rogo invece che venire affidati a chi di dovere – stanno oggi tornando a un nuovo splendore, chiamati ancora una volta a combattere contro il grande nemico laddove questi si palesa in modo straordinario, ovvero quando prende possesso, lui puro spirito, dell’unica cosa che gli manca, un corpo di carne e ossa. Una lotta aspra. Uno contro uno. E non è detto che a vincere sia sempre e comunque l’esorcista.
Padre Gabriele Amorth è l’esorcista più famoso nel mondo. Opera nella diocesi di Roma dal 1986. Dice: “Più volte ho parlato con Ratzinger di Satana e degli esorcismi. Nel 2000, quando dovette redigere il nuovo rituale degli esorcisti, mi consultò tre volte. Ammise di conoscere poco il nostro lavoro. Ma non per questo non credeva in noi. Credo che se oggi aumentiamo anno dopo anno di numero lo dobbiamo anche alla sua lungimiranza. Benedetto XVI sa che per abbattere Satana ci vuole una squadra scelta, appunto gli esorcisti. Purtroppo non tutti nella chiesa credono nell’esistenza di Satana. Una volta mi sono trovato in Vaticano a parlare di Satana con un importante cardinale. Mi disse: ‘Io non ci credo’. Gli dissi: ‘Eminenza, lei dovrebbe leggere un libro che forse può aiutarla a cambiare opinione’. ‘Davvero? E quale sarebbe?’. ‘Dovrebbe leggere il Vangelo’. Rimase in silenzio. Senza dire nulla si alzò dalla sedia e lasciò la stanza. E’ Gesù che nel Vangelo scaccia i demoni e affida questo potere agli apostoli. Se non si crede nell’esistenza di Satana non si crede nel Vangelo”.
Benedetto XVI ci crede. Da tempo si rincorrono le voci che dicono che presto l’Associazione internazionale degli esorcisti, fondata nel 1999 da Amorth, verrà riconosciuta ufficialmente dal Vaticano e affidata alla Congregazione del culto divino. Se la cosa davvero avverrà nessuno lo sa.
Dice padre Amorth in proposito: “Se ne parla da tempo. Spero la cosa si faccia. L’importante però è che gli esorcisti abbiano la piena libertà d’azione. La libertà è il bene che nessuno deve toglierci. Libertà d’azione e anche libertà di parola. Dobbiamo avere sempre la libertà di parlare di Satana, della sua azione tentatrice e perversa sul mondo. La chiesa non deve essere timida rispetto a questa denuncia importante e fondamentale per la vita spirituale degli uomini”.
Di certo c’è una cosa. Grazie a questa associazione, grazie alle parole di Ratzinger e al fatto che i suoi principali collaboratori spingono nella sua stessa direzione, sono sempre più i vescovi che nominano esorcisti. Tante persone bussano alle loro porte. Come riconoscere se sono davvero indemoniati? Ci vuole un esorcista. Dice Amorth: “Ho capito che Ratzinger apprezzava il lavoro degli esorcisti nel 2000. Mi consultò per iscritto circa la stesura del nuovo messale. Mi mandò tramite Tarcisio Bertone, che allora era segretario della Dottrina della fede, delle domande sul demonio e io risposi. Quando poi dovette relazionare davanti ai cardinali citò sempre i miei punti di vista. Dopo un po’ di tempo Bertone mi fece recapitare un assegno con una piccola somma. Era un piccolo gesto con il quale però vollero dirmi una cosa: stimiamo il tuo lavoro”.
Nel corso del Regina Apostolorum si parla anche di questo, di come discernere se una persona è davvero posseduta o meno. Dice Amorth: “Non è facile nemmeno per me. Io non ho il dono che aveva il mio maestro, padre Candido Amantini, esorcista alla Scala Santa, vicino alla basilica Lateranense, per anni. A lui bastava mettere le mani sulla testa delle persone che gli chiedevano aiuto per capire. ‘Tu sì, tu no’, diceva a coloro che a due a due s’inginocchiavano ai suoi piedi per chiedergli se erano infestati o meno. Io non ho questo dono. Io devo esorcizzare per capire. Di solito, comunque, non ci vuole troppo tempo. Indosso la stola, prendo in mano il crocifisso con incastonata la medaglia di san Benedetto, nell’altra mano una piccola boccetta di acqua santa, inizio a recitare il rituale in latino e se c’è qualcosa si svela immediatamente. Di solito se uno è posseduto accade che il diavolo che è dentro di lui reagisce. Non resiste a Cristo. Non resiste al potere che Cristo ha dato all’esorcista. E inizia a sbavare, a urlare, a bestemmiare, a minacciare. Gli occhi del posseduto si girano all’indietro. Entra in trance. E lo spirito che è dentro di lui attacca. Cerca di colpire l’esorcista con tutti i mezzi. Ma l’esorcista non ha nulla da temere. Se egli parla nel nome di Cristo il demonio non può fargli nulla di male. Può solo minacciare ma senza speranza di successo. L’importante è non dialogare mai col demonio. Si deve fare soltanto una cosa: imporgli ordini nel nome di Cristo. Rispondere alle sue provocazioni con degli ordini. Deve capire chi comanda”.
Il 2000 fu per gli esorcisti un anno difficile. La revisione del rituale antico fu un passaggio traumatico.
Dice Amorth: “Nella commissione di cardinali incaricati di redigere il nuovo testo l’unico che credeva nell’esistenza di Satana era il presidente della commissione, Joseph Ratzinger. Gli altri non ci credevano e, infatti, il testo redatto era inefficace in diverse parti. Satana teme alcune parole del rituale antico. Teme alcune parole latine. Soffre quando vengono pronunciate.
Soffre quando gli si dice che Cristo è lì per sradicarlo (‘eradicare’) dalla persona nella quale è entrato. Molte di queste parole vennero inspiegabilmente tolte. Così gli esorcismi persero molta della loro efficacia. Per fortuna Ratzinger riuscì a far scrivere in fondo al nuovo rituale che chi voleva poteva ancora usare il testo antico. Fu la salvezza per me, per molti miei colleghi e per molti posseduti che altrimenti non sarebbero mai stati liberati”.
Padre Amorth non si stupisce del fatto che molti nella chiesa non credono all’esistenza di Satana. “Del resto c’è molta diffidenza anche per Medjugorje, il luogo dove dal 1981 la Madonna appare e dove conduce una battaglia durissima contro Satana. Nel 2001 la Madonna disse a Medjugorje che Satana era ‘sciolto dalle catene’. Significa che oggi è libero di scatenarsi per quella che forse è la sua ultima battaglia contro il mondo. Beninteso, Satana non può essere stato lasciato da Dio del tutto libero. Se così fosse, come disse una volta sant’Agostino, tutti gli uomini verrebbero immediatamente uccisi. Ma una certa libertà d’azione oggi ce l’ha. E il mondo, e a volte anche la chiesa, è purtroppo diffidente verso queste parole e fatica a credervi. Invece contro Satana servirebbero molte forze, molti uomini disposti alla preghiera e al digiuno. Tutti possono combatterlo con queste armi. Al resto pensiamo noi esorcisti. Quando esorcizziamo entriamo in un combattimento speciale. Noi possiamo vincere solo se lasciamo che sia Cristo ad agire. E’ nel nome di Cristo che gli chiediamo: ‘Come ti chiami?’ Perché sei entrato in questa persona?’ ‘Quando te ne andrai?’. Satana e i suoi seguaci fanno di tutto per mentire. Cercano di celarsi, di nascondersi. Nella maggior parte dei casi sono necessari anni per liberare un posseduto. Satana è duro a morire. Ma la battaglia va fatta. Senza paure. Quante volte Satana mi ha detto: ‘Prete, questa sera verrò nel tuo letto e ti ammazzerò’. Io non ho mai avuto paura. Anche perché non è mai venuto a prendermi. La Madonna mi protegge, e lui lo sa. Più volte Satana ha cercato di impaurirmi facendo vomitare ai posseduti che esorcizzavo pezzi di vetro, viti, forbici per le unghie. Questi oggetti si materializzavano sulla lingua delle persone all’improvviso. Li ho conservati tutti. Li tengo in un cassetto del mio comodino. Non m’impressionano neanche un po’”.
Da una parte il male, dall’altra il bene. La battaglia dura da sempre ma padre Amorth è convinto che oggi qualcosa di diverso sta avvenendo. Dice: “Le apparizioni della Madonna a Medjugorje dicono che la bestia, il serpente tentatore, gode di una certa libertà che prima non aveva, la libertà di scatenarsi contro il mondo. Non sono un visionario. Non amo leggere in modo superficiale dentro le catastrofi del mondo la mano di Satana. Ma dico che dove c’è male c’è Satana. Satana che da sempre ‘come leone ruggente va in giro cercando chi divorare’, dice la prima lettera di Pietro. Satana che usa tutte le furbizie per portare l’uomo nel suo inferno, il luogo del rifiuto totale di Dio. Una volta, ancora a Medjugorje, la Madonna disse che Satana non vuol distruggere soltanto l’uomo, ma anche il pianeta dove abitiamo. Oggi, più di altri tempi, è l’ora di Satana. Il mondo deve sapere e deve attrezzarsi. Le armi del mondo sono la preghiera e il digiuno. Noi esorcisti interveniamo dove la battaglia è troppo aspra e difficile. Ma anche noi, quando interveniamo, chiediamo al posseduto di adeguarsi: nel periodo degli esorcismi deve sottoporsi a uno stile di vita ferreo, preghiera e digiuno. Se tutti gli uomini adottassero questo stile di vita, Satana verrebbe precipitato nel suo baratro una volta per tutte”.

Pubblicato sul Foglio sabato 19 marzo 2011

© Copyright Il Foglio, 19 marzo 2011 consultabile online anche qui, sul blog di Rodari.

3 commenti:

laura ha detto...

Ci credo ed è una presenza che più volte mi ha tormentato, ma preferisco non parlarne, perchè mi terrorizza. Non son riusacita al eggere tutto perchè voglio sentir parlare Dio e di Dio.

Anonimo ha detto...

Baudelaire scriveva che il peggior inganno del diavolo è quello di persuaderci che egli non esiste.
Qui S.M. Paci intervista Padre Amorth
http://www.30giorni.it/it/articolo.asp?id=2564
Alessia

euge ha detto...

Giusto Alessia!