martedì 8 marzo 2011

Si è spento Toni Spandri, uno degli allievi del Prof. Ratzinger a Tubinga e Ratisbona (Mazza)

Toni Spandri, l’allievo di Ratzinger

A Monaco l’ultimo saluto al responsabile del Cammino neocatecumenale in Germania A Tubinga e Ratisbona ebbe l’attuale Papa come docente

DA ROMA

Ad accompagnarlo al cimitero di Neuer Suedfriedhof, a Monaco, c’erano oltre tremila persone. Tantissimi i giovani. Tutti venuti per dargli l’ultimo saluto. Tra gli altri il cardinale Paul Josef Cordes, presidente emerito del Pontificio Consiglio Cor Unum , che aveva trasmesso il dolore del Papa alla notizia della sua morte.
Perché Toni Spandri, catechista itinerante responsabile del Cammino neocatecumenale in Germania, scomparso improvvisamente il 28 febbraio, Benedetto XVI lo conosceva bene. Il professor Ratzinger, infatti, aveva avuto Toni e sua moglie Bruna come allievi prima a Tubinga e poi a Ratisbona. Ed egli stesso aveva presentato il suo allievo a due parroci amici di Monaco, quando nel 1974 Toni e Bruna, che avevano allora due figli – sarebbero poi diventati dieci – lasciarono tutto, anche l’impresa di famiglia ricevuta in eredità, per diventare appunto itineranti in Germania e, successivamente, anche in Olanda.
«Io ero professore a Tubinga – scrisse nel 1999 il futuro Benedetto XVI – e vennero da me alcuni neocatecumeni, tra cui Toni Spandri che è stato poi mio studente per molti anni e che adesso lavora a Monaco. Quei giovani erano toccati dalla scoperta che la Chiesa ha bisogno di un nuovo catecumenato post battesimale, che deve realizzare di nuovo l’appropriazione personale e comunitaria del Battesimo in un cammino comune. Io, riflettendo sul Battesimo, mi ero accorto da tempo che il Battesimo è quasi il sacramento dimenticato nella Chiesa, mentre è il fondamento del nostro essere cristiani. Avendo studiato i Padri, in particolare, avevo appreso da loro come il sacramento si realizzi in un cammino di iniziazione e per questo fui felice che si desse un nuovo inizio di questa esperienza. Quello che il Cammino Neocatecumenale aveva compreso, infatti, era appunto che, anche se siamo battezzati da bambini, dobbiamo entrare nella realtà del nostro Battesimo, dobbiamo in tutta la nostra vita, in tappe diverse, naturalmente, entrare in questa iniziazione alla comunione con Cristo nella Chiesa. Fui felice, quindi, che si aprisse così un cammino di rinnovamento di questa esperienza fondamentale della Chiesa e questo soprattutto in un tempo in cui la famiglia e la scuola non erano già più, come in passato, luoghi di iniziazione alla fede e alla comunione con Cristo nella Chiesa». «Penso che tutti noi siamo molto grati del fatto che sia stato Toni a dare una luce al Papa», ha detto il cardinale Cordes durante il funerale. Toni e Bruna tra l’altro aprirono il cammino anche nella allora Germania comunista attraversando molte volte il Check-point Charlie, il posto di confine tra le due Berlino: diverse volte vennero arrestati dai vopos (la polizia comunista) e passarono nottate in cella interrogati dalle guardie comuniste. L’ultimo incontro con Benedetto XVI era avvenuto lo scorso settembre, quando i coniugi Spandri avevano partecipato alla 'tre giorni' annuale che il Papa riserva ogni anno a Castel Gandolfo ai suoi alunni.

S.M.

© Copyright Avvenire, 8 marzo 2011

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