venerdì 29 aprile 2011

Il Papa all'udienza generale: La cupidigia è radice di ogni peccato. Ogni Cristiano deve essere fermento di cambiamenti (Izzo)

PAPA: LA CUPIDIGIA E' LA RADICE DI OGNI PECCATO

Salvatore Izzo

(AGI) CdV, 27 apr.

"La cupidigia è radice di ogni peccato". Benedetto XVI ha citato queste parole di San Paolo nell'Udienza Generale tenuta in piazza San Pietro.
"Occorre - ha detto ai circa 35mila fedeli presenti in piazza San Pietro - vivere il mistero pasquale nella quotidianita' della nostra vita. Ed evitare le cose della terra", che il Papa teologo ha poi elencato sempre citando l'Apostolo dei gentili: "impurita', immoralita', passioni e desideri cattivi, idolatria e la cupidigia, cioe' il desiderio insaziabile dei beni materiali".
"La fede nel Cristo risorto - scandisce il Pontefice - trasforma l'esistenza, operando in noi una continua risurrezione". Come possiamo allora far diventare "vita" la Pasqua? Come puo' assumere una "forma" pasquale tutta la nostra esistenza interiore ed esteriore? Secondo il Papa, "dobbiamo partire dalla comprensione autentica della risurrezione di Gesu': tale evento non e' un semplice ritorno alla vita precedente, come lo fu per Lazzaro, per la figlia di Giairo o per il giovane di Nain, ma e' qualcosa di completamente nuovo e diverso". La risurrezione di Cristo, ha osservato il Pontefice, "e' l'approdo verso una vita non piu' sottomessa alla caducita' del tempo, una vita immersa nell'eternita' di Dio". "Nella risurrezione di Gesu' - avverte Benedetto XVI - inizia una nuova condizione dell'essere uomini, che illumina e trasforma il nostro cammino di ogni giorno e apre un futuro qualitativamente diverso e nuovo per l'intera umanita'. Per questo, san Paolo non solo lega in maniera inscindibile la risurrezione dei cristiani a quella di Gesu', ma indica anche come si deve vivere il mistero pasquale nella quotidianita' della nostra vita".
"San Paolo ci indica anche quali sono le "cose di lassu'", che il cristiano deve invece cercare e gustare. "Esse - spiega il Papa teologo - riguardano cio' che appartiene all''uomo nuovo', che si e' rivestito di Cristo una volta per tutte nel Battesimo, ma che ha sempre bisogno di rinnovarsi 'ad immagine di Colui che lo ha creato'". San Paolo e' "ben lontano dall'invitare i cristiani, ciascuno di noi, ad evadere dal mondo nel quale Dio ci ha posti. E' vero che noi siamo cittadini di un'altra 'citta'', dove si trova la nostra vera patria, ma il cammino verso questa meta dobbiamo percorrerlo quotidianamente su questa terra. Partecipando fin d'ora alla vita del Cristo risorto dobbiamo vivere da uomini nuovi in questo mondo, nel cuore della citta' terrena". Per il Papa teologo, questa "e' la via non solo per trasformare noi stessi, ma per trasformare il mondo, per dare alla citta' terrena un volto nuovo che favorisca lo sviluppo dell'uomo e della societa' secondo la logica della solidarieta', della bonta', nel profondo rispetto della dignita' propria di ciascuno". L'Apostolo "ci ricorda quali sono le virtu' che devono accompagnare la vita cristiana; al vertice c'e' la carita', alla quale tutte le altre sono correlate come alla fonte e alla matrice. Essa riassume e compendia 'le cose del cielo': la carita' che, con la fede e la speranza, rappresenta la grande regola di vita del cristiano e ne definisce la natura profonda". "La Pasqua - conclude Benedetto XVI - porta la novita' di un passaggio profondo e totale da una vita soggetta alla schiavitu' del peccato ad una vita di liberta', animata dall'amore, forza che abbatte ogni barriera".

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PAPA: OGNI CRISTIANO DEVE ESSERE FERMENTO DI CAMBIAMENTI

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 27 apr.

Ogni cristiano "se vive l'esperienza della Pasqua di Risurrezione, non puo' non essere fermento nuovo nel mondo, donandosi senza riserve per le cause piu' urgenti e piu' giuste, come dimostrano le testimonianze dei Santi in ogni epoca e in ogni luogo".
Lo afferma Benedetto XVI nel discorso all'udienza Generale, tenuta in piazza san Pietro per oltre 35mila fedeli.
Per il Papa, "sono tante anche le attese del nostro tempo: noi cristiani, credendo fermamente che la risurrezione di Cristo ha rinnovato l'uomo senza toglierlo dal mondo in cui costruisce la sua storia, dobbiamo essere i testimoni luminosi di questa vita nuova che la Pasqua ha portato". La Pasqua e' dunque "dono da accogliere sempre piu' profondamente nella fede, per poter operare in ogni situazione, con la grazia di Cristo, secondo la logica di Dio, la logica dell'amore. La luce della risurrezione di Cristo deve penetrare questo nostro mondo, deve giungere come messaggio di verita' e di vita a tutti gli uomini attraverso la nostra testimonianza quotidiana". "E' il nostro compito e la nostra missione - conclude Ratzinger - far risorgere nel cuore del prossimo la speranza dove c'e' disperazione, la gioia dove c'e' tristezza, la vita dove c'e' morte".

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

OT.
La lista dei 150 blog ammessi al meeting in Vaticano. Non esclusi alcuni noti tradizionalisti, come Paix Liturgique e Forum Catholique
http://www.pccs.va/index.php?option=com_content&view=article&id=388%3Apccs&catid=1%3Aultime&Itemid=50&lang=it

Alberto

sonny ha detto...

Buongiorno a tutti. Vado O.T per augurare buon onomastico a Caterina63 e a tutte le Caterina d'Italia.

Anonimo ha detto...

Secondo Tornielli Mons. Becciu nuovo Sostituto in Segreteria di Stato al posto di Mons. Filoni, destinato a Propaganda Fide.

http://2.andreatornielli.it/?p=1518

Si tratterebbe di un avvicendamento molto importante.
Alberto