venerdì 26 agosto 2011

La nuova evangelizzazione al centro del seminario degli ex allievi del Papa, il "Ratzinger Schülerkreis"

Su segnalazione di Laura leggiamo:

La nuova evangelizzazione al centro del seminario degli ex allievi del Papa, il "Ratzinger Schülerkreis"

È iniziato ieri, a Castel Gandolfo, il tradizionale seminario estivo degli ex allievi di Benedetto XVI, il cosiddetto “Ratzinger Schülerkreis”, che terminerà domenica 28. I partecipanti, circa 40, discuteranno sul tema della nuova evangelizzazione e il Papa stesso interverrà con una relazione introduttiva nella giornata di domani. Il servizio di Alessandro De Carolis:

La “vecchia” generazione accademica al fianco della “nuova”, per ritrovarsi a riflettere assieme: sia coloro per i quali il prof. Ratzinger è stato docente e diretto interlocutore, sia coloro che si sono formati sui suoi testi. È oggi il giorno in cui – nel Centro Mariapoli di Castel Gandolfo che lo ospita – il gruppo storico del “Ratzinger Schülerkreis”, fondato nel 1977, si unisce ai membri del nuovo, costituitosi quattro anni fa. Docenti, parroci, religiosi, religiose, laici: una quarantina di persone di diverse parti del mondo, tra le quali spiccano i nomi del cardinale arcivescovo di Vienna, Christoph Schönborn, del vescovo ausiliare di Amburgo, Hans-Jochen Jaschke, del segretario del Pontificio Consiglio della Cultura, mons. Barthélémy Adoukonou. A tenere banco, fino a domenica prossima, sarà il tema della nuova evangelizzazione e domani lo stesso Benedetto XVI introdurrà i lavori con una breve relazione. La parola poi passerà alla teologa tedesca Hanna-Barbara Gerl-Falkovitz, docente di Filosofia della religione all’Università di Dresda, che approfondirà il tema “Parlare ad Atene di Gerusalemme. Parole di Dio in un mondo che resiste”, quindi sarà la volta di Otto Neubauer, direttore dell’Accademia per l’Evangelizzazione della Comunità Emmanuel a Vienna, autore della relazione intitolata “Una evangelizzazione sempre nuova – dove la povertà diventa un ponte verso gli uomini”. Domenica, dopo la Messa con il Papa e la partecipazione all’Angelus, la conclusione del seminario vedrà una libera discussione fra vecchi e nuovi ex allievi.

Da quando, ormai quasi 35 anni fa, il neo arcivescovo di Monaco e Frisinga, Joseph Ratzinger, prese parte al primo di questi incontri – tradizionalmente a porte chiuse – di strada ne è stata fatta molta e il filo non si è interrotto nemmeno dopo la fumata bianca del 19 aprile 2005, che ha portato l’antico professore sul Soglio di Pietro. Ogni anno, è il Papa stesso a decidere il tema dello Schülerkreis in una rosa di tre argomenti, e quello del 2011, la nuova evangelizzazione, è qualche modo un preludio all’incontro che Benedetto XVI avrà, il 15 e 16 ottobre prossimi in Vaticano, con i rappresentanti delle realtà ecclesiali impegnate nell’ambito della nuova evangelizzazione in Occidente, e – in una prospettiva più ampia – anche in vista della 13.ma Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi che nell’ottobre 2012 sarà incentrata proprio su “La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”.

La questione di un nuovo annuncio del Vangelo in ambiti in cui esso tende a essere confinato o dimenticato è in cima alle priorità dell’attuale Pontificato. “Ci troviamo di fronte allo scontro tra due mondi spirituali, il mondo della fede e il mondo del secolarismo”, afferma Benedetto XVI nel libro-intervista “Luce del mondo”. “Noi – soggiunge – dobbiamo soprattutto cercare di fare in modo che gli uomini non perdano di vista Dio”. A partire da chi in Dio crede e dovrebbe rendersene testimone, come disse il 30 maggio scorso il Papa, alla prima plenaria del dicastero della Nuova Evangelizzazione:

“Oggi, purtroppo, si assiste al dramma della frammentarietà che non consente più di avere un riferimento unificante; inoltre, si verifica spesso il fenomeno di persone che desiderano appartenere alla Chiesa, ma sono fortemente plasmate da una visione della vita in contrasto con la fede. (…) Anche in chi resta legato alle radici cristiane, ma vive il difficile rapporto con la modernità, è importante far comprendere che l’essere cristiano non è una specie di abito da vestire in privato o in particolari occasioni, ma è qualcosa di vivo e totalizzante, capace di assumere tutto ciò che di buono vi è nella modernità”.

A curare l’organizzazione dei seminari annuali dello Schülerkreis è il religioso salvatoriano Stephan Horn, presidente della "Joseph Ratzinger — Papst Benedict XVI — Stiftung", la Fondazione civile intitolata al Pontefice che ha sede Monaco di Baviera e che, dal 2007, si occupa di promuovere gli studi dell’allora prof. Ratzinger, di diffondere la sua teologia e la sua spiritualità, oltre che di pubblicare i libri di Benedetto XVI. Dal primo marzo 2010, anche in Vaticano esiste un’omonima Fondazione con i medesimi obiettivi di quella tedesca.

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